Descrizione
Terzo appuntamento con la lettura e i libri alla Villa Comunale di Canicattini Bagni “Città che Legge 2024-2026”, domenica 3 agosto 2025, ore 19:00 per la presentazione del libro di Natya Migliori “La gabbia e il cielo - Storia e storie degli ultimi minatori di Sicilia” (Navarra Editore), promosso dall’Associazione culturale Artesia con il patrocinio del Comune, Assessorato alla Cultura.
Con la prefazione del giornalista Attilio Bolzoni e il contributo fotografico di Avarino Caracò e Lello Fargione, “La gabbia e il cielo”, è il racconto di un viaggio che Natya Migliori intraprende fra le anse dei fiumi Imera, Platani e Salso, da Riesi a Serradifalco e Casteltermini, alla ricerca degli ultimi minatori di Sicilia e della storia controversa delle miniere di zolfo in Sicilia.
A ripercorrere questo viaggio, domenica 3 agosto 2025, nello scenario della riqualificata Villa Comunale di Canicattini Bagni, saranno Natya Migliori e il fotografo Avarino Caracò.
Natya Migliori, docente all’Istituto di Istruzione Superiore di Palazzolo Acreide, nota per le sue inchieste giornalistiche, l’impegno sociale, civile e di lotta contro le mafie, con una scrittura fluida e coinvolgente, attraverso i racconti dei protagonisti trascina i lettori all’interno della gabbia - ascensore delle zolfare, che portava i minatori a ottocento metri sotto terra, a bramare un cielo che avrebbero forse rivisto alla fine di una giornata fatta di rischi e preghiere.
Il libro, inoltre, ripercorre gli scioperi e le conquiste sindacali, fino all'inesorabile declino per mano dell'Ente Minerario Siciliano, alla chiusura definitiva e alla seconda morte delle solfare: il fallito restauro.
Un'appendice finale, infine, racconta l'ombra della mafia, il lato oscuro dell'oro giallo, da don Calogero Vizzini agli anni Sessanta, con Graziano Verzotto, figura chiave dei legami fra cosa nostra, politica ed Ente Minerario.
Natya Migliori, nata a Catania nel 1974, è laureata in Filosofia e specializzata in Culture Mediterranee, Politiche Sociali e Pari Opportunità. Cresciuta in uno dei quartieri più a rischio del capoluogo etneo, Librino/San Giorgio, negli anni della faida fra i Santapaola, i Ferlito e i Cappello, sceglie di impegnarsi “contro”, attraverso l'attività giornalistica. Ha collaborato con varie testate cartacee e on line, quali Articolo21, Libera Informazione, Narcomafie, Left, Loop ed è, ad oggi, redattrice per Le Siciliane. È coregista di tre film inchiesta indipendenti, “Morire a Lentini”, “Dalla guerra all'Inferno”, “L'isola delle mezze verità”. Dal 2016 insegna all’Istituto di Istruzione Superiore di Palazzolo Acreide.